L’epistemologia dell’habitus: quando il sintomo diventa tratto
L’epistemologia dell’habitus: quando il sintomo diventa tratto
Esiste un volto. Un volto che non sta più nelle ossa. E’ “Il volto che cambia”, un testo di teoria e pratica clinica che si propone di mostrare cosa succede, anche da molto piccoli, quando per sopravvivere, non solo lo si maschera e lo si copre, ma lo si tiene a distanza, cancellandone i tratti.
“Il volto è la cosa più umana, l’uomo ha un volto e non semplicemente un muso o una faccia, perché dimora nell’aperto, perché nel suo volto si espone e comunica” (G. Agamben).
Liberare il proprio volto attraverso il processo terapeutico, per vedersi, senza essere più solo un numero o una cifra, diventa possibile alla sola condizione di percepire come estremamente significativo il movimento di riappropriazione di sé che si sta per realizzare, insieme, all’altro
La nuova pubblicazione della Dott.ssa Ghezzi.
ISBN: 979-12-5534-013-3
Pagine: 132
Formato: 15 x 21 cm